martedì 7 agosto 2012

il mito greco



Negli ultimi anni ho letto un sacco di libri sul mito greco. Un sacco è un' iperbole perchè, a ben vedere, di saggi sul mito non ne esistono così tanti. Ho cominciato a seguire le orme del mito dopo avere abbandonato quelle dei super eroi della Marvel. Tra l'Olimpo e il F4 Building, sede dei Fantastici Quattro, non scorgo una grande differenza. Il primo è innevato e sta in Grecia, il secondo è di acciao e vetro e sta a NYC.
Ho guardato nel mito attraverso le figure di Ermes, di Apollo e di Ulisse. La prima e la terza per via delle loro menti variegate, la seconda perchè l'armonia non è figlia della luce ma delle tenebre. 
Poi ho spinto lo sguardo più a fondo e ho letto con avidità Esiodo perchè parla del Caso da cui tutto proviene. Ma non mi è bastato : ho dovuto chiedere aiuto ad Hillman e Jung  per capire perchè il mito mi fosse così caro. Ho letto Luigi Zoja, Campbell, Kerenyi, la Buchli, Paris Ginette, Lopez Pedraza, Heidegger, un libricino smilzo di Schelling, Furio Jesi,  il mito greco curato da Guidorizzi per i Meridiani, l'imprescindibile Citati con la Mente Colorata, uno studio su Ulisse che ho molto amato. e poi Piero Boitani, Giorgio Colli, Maurizio Bettini, Giulio Giorello su Odisseo,Walter Otto, la Von Franz sui miti della creazione. E il più importante e fecondo: Hans Blumenberg . Ah sì, anche Jean Paul Vernant, Marcel Detienne... e qualcuno l'ho dimenticato di sicuro.
Cosa mi è servito leggere tutto questo materiale ?  A  scrivere un breve saggio che resterà in un cassetto perchè  a nessuno fotte un cazzo del mito greco. A cercare qualcuno a cui mostrarlo senza riuscirvi perchè i pochi che in Italia se ne occupano lo fanno perchè sono grecisti o filologi e lasciano fuori psicanalisi, miti pop e letteratura.
Ho scritto una mail a Mr. Richards dei F4 per lamentarmi della scarsa considerazione di cui godono i super eroi e mi ha risposto che la questione non era di suo interesse perchè stava lavorando sulla curvatura della spazio nel tentativo disperato di riportare sulla Terra la Torcia Umana dileguatasi in un pertugio spazio temporale. Mi ha anche detto che a tal proposito stava utlizzando le sequenze di Fibonacci.
Così mi sono detto :  lo chiedo ad Ermes, magari lui un'occhiata al mio saggio la darà . L'ho dedicato a lui, sono certo dirà di sì.
Riporto qui  la sua risposta ermetica:
BMEQFZ GZO DTMN
Mi sono scervellato e alla fine ho capito che era il suo solito giochino del + 1 - 1.
Tradotto dice : Andrea fan culo.
E lì sono diretto, con una valigia smilza, tanto fa sempre caldo perchè è affollatissimo.






domenica 5 agosto 2012

Pensieri col torcicollo



Quando torni da un viaggio ti si chiede come stai, cosa ti e' piaciuto, cosa ha visto. L'amico ti guarda per capire se sei sempre lo stesso. Invece no, tu sei cambiato, ma a nessuno frega. Agli altri interessa ritrovare il noto, perché anche il minimo cambiamento disorienta.
Così fingi  di essere sempre quello, di non avere altro da aggiungere. I tuoi occhi ora sono diamanti che hai regalato a chi ami,  negli interstizi dell'anima crescono fiori piccoli e delicati, ma poco importa. Conta di più ritrovare il muro di cinta, il cancello che cigola, l'anima in tinta unita.
Ascolti l'altro mentre ti racconta cosa è successo in tua assenza, ma tu eri presente più di chi è rimasto, perché solo nell'assenza si sente palpitare la vita che conta.
Ora che sei tornato non ci sei più . Sei sempre quella cosa li, come un balaustrino senza vasi di fiori. Invece sei cambiato , sei più forte, sei altra cosa, ma non importa a nessuno. Il bello è che non interessa nemmeno a te.