domenica 3 ottobre 2010

le lacrime


Le lacrime sono trasparenti, se ci intingi il pennino non scrivi nulla.
Le lacrime sono salate, dovresti piangere a fiotti e trovare il sistema di conservarle per poi ricavarne sale e condirci la pasta.
Le lacrime rovinano il trucco, o striano gli occhiali, perciò sono poco eleganti.
Le lacrime miste ai singulti fanno perdere l'aplomb. Meglio quelle silenti, perchè un pianto d.o.c. non dà mai nell'occhio.
Il pianto più bello nella storia del cinema: glenn close che piange sotto la doccia la perdita del suo più caro amico, in "The big chill".
Il pianto catartico che vorrei fare: quando un mio romanzo sarà pubblicato da einaudi.
Il pianto inestirpabile: quello del bambino e del vecchio che ti porti dentro.
Se piangi mentre guidi, la strada sfuoca. Se piangi nell'attesa, di solito nessuno ti vede.
Se piangi alla fine forse è fatica sprecata. Se piangi all'inizio di certo hai paura.
Se pensi che piangere sia poco virile, quando piangerai le tue lacrime inonderanno il mondo.
Se pensi che piangere faccia star bene è quasi certo che tu non sappia cos'è il bene.
Non piangere mai davanti al tuo fiscalista, davanti alla custode del tuo stabile. Non piangere mai in un negozio di ferramenta perchè è pieno di uomini come te.
Non piangere mai su te stesso, ma sempre dentro te stesso, a volte certe preposizioni fanno la differenza.
Piangi pure davanti allo specchio, lui ti dirà se reciti o se è vero dolore.
Piangi pure davanti ad una fetta di Sacher, il miglior condimento sono le lacrimucce calde.
Se non piangi da un sacco di tempo, mettiti o fatti mettere un dito nell'occhio.
Se non piangi da ieri, non cercare altre scuse per piangere. In certi giorni è addirittura possibile sorridere.
Se ridi e piangi al contempo, scrivimi o telefonami: voglio vedere il volto di un uomo saggio.

Nessun commento:

Posta un commento