giovedì 4 agosto 2011
notte ad anghiari
la notte entra nelle case come una sorella. il cielo è così terso da sembrare irreale, sembra dipinto da Magritte. per le viuzze si sente il rimestio delle stoviglie, le televisioni che raccontano del Mondo che in questo luogo stenta a entrare, come fosse un filo grosso in una cruna esile.
sull'acciottolato riverbera la luna e la valle circostante è canestro di grappoli di luci tremolanti.
la notte qui è amica. quando chiudi le imposte tu sai che lei è lì a sorvegliare i sogni che farai.
a milano è altra cosa. striscia tra le macchine, fa da gendarme ai capanni industriali, è imbuto in tangenziale, è nemica quando per disavventura le luci della via si spengono.
qui sta nella gerla del giorno, in attesa di essere deposta ai piedi del corpo stanco che fra breve si raggomitolerà sotto le lenzuola.
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